Isabella

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Questo è un omaggio ed un grazie alla mia amica Isabella che, nonstante gli impegni, la panza che cresce e un bambino piccolo ha trovato il tempo per cucinarmi una fantastica cenetta a base di pesce la vigilia di Natale.

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Antipasti sfiziosi, capesante al forno, sfoglie di gamberi e opulenti spaghetti allo scoglio il tutto condito con sane chiecchere e risate.

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Ho fatto il pieno di coccole e di regali graditissimi.

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E per concludere in bellezza sono stata anche festeggiata con tanto di candela scintillante sulla torta per il mio compleanno, visto che non ci eravamo viste prima.

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Ma cosa potrei volere di più da un’amica? … Solo che continui così, no????!!!!!!!!!

Grazie Isa

Ammalatissimi…

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Tosse, raffreddore, influenza gastro intestinale e in più congiuntivite … povero Orli …

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… in più mamma con influenza di stomaco violenta … wow, che quadretto felice!

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Oggi va un po’ meglio mentre scrivo ma ieri, qundo Mike ha fatto questa foto, non sapevo neanche di essere al mondo … mali di stagione eh?!

Frollini

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Frollini semplicissimi, altro esperimento basico l’altro giorno … mmmmhhhh giocava più con le formine che altro, la pasta me l’ha snobbata di brutto, neanche il mattarello aveva più il suo fascino … beh, contento lui?!

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100 gr farina
100 gr burro
50 gr zucchero
50 gr fecola
3 tuorli
zucchero a velo vanigliato

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Amalgamare in una terrina il burro, lo zucchero e i tuorli con una spatola di legno (le mani scalderebbero troppo il burro). Unire la farina e la fecola con movimenti delicati (il composto non de’essere friabile). Stendere una sfoglia spessa (1 cm circa), fare le formine e infornare a 160°C per 20 minuti. Far raffreddare e spolverare con lo zucchero a velo.

(Ricetta tratta dal “Cucchiaio d’Argento”)

“Our Babies Ourselves” – Meredith F. Small

Questo libro è decisamente uno dei più belli che ho mai letto sulla maternità!

Analizza con taglio antropologico una carrellata di stili genitoriali durante i primi mesi e anni di vita del piccolo. Dal quadro ne emerge una visione assolutamente coinvolgente dell’importanza del contatto fisico genitore-figlio come pratica il più vicino possibile alle esigenze tanto fisiologiche quanto psicologiche del cucciolo di uomo. Queste sono elencate e spiegate con precisione scientifica ma anche con una brillante narrativa ed un calore avvincente. Non manca una critica sana sulla società moderna e su come in mode delle sue esigenze di mercato siano stati sacrificate tante di quelle che sono le esigenze primordiali di un bambino ospedalizzazione del parto e separazione alla nascita; incoraggiamento all’ allattamento artificiale e mancanza di vero supporto a quello naturale; mancanza di contatto fisico col bambino relegato in sdraiette, seggioloni, passeggini, etc; attribuzione al co-sleeping di esser causa di una mancanza di indipendenza nel bambino cresciuto; e via così.

Questo libro ha cambiato il mio modo di essere madre o meglio ha dato conferma a quelli che erano i miei istinti innati. Mi ha aiutato a metter da parte tante convenzioni e raccomandazioni e a seguire il mio cuore e quello che sentivo esser giusto per noi!

P.s.-Il libro è in lingua inglese ma molto scorrevole e facile.

E son 38 …

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In realtà ho compiuto 38 anni il 30 Novembre ma mi ritrovo solo ora a raccontarne la giornata e i regali (alcuni) ricevuti.

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Iniziare la giornata facendo colazione al bar e finirla soffiando le candeline di una torta fatta dalla mamma … i piccoli grandi piaceri di un compleanno.

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Grazie ai miei suoceri per la loro card; a Marta e Chiara per i loro FAVOLOSI guanti da desperate housewife;

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alla mia adorabile cognata per questa magnifica card in primo piano e alle mie nipotine per la loro, piena di baci e abbracci volanti.

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P1040292Grazie anche alla mia amica sorella minore Carlotta per avermi regalato questo splendido libro della mostra di Valentino all’Ara Pacis con delle foto spettacolari!

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I’m a VERY lucky girl!!!

The Gruffalo

L’occasione per parlare di Gruffalo, un mostro un po’ sempliciotto, che piace da matti a Orli mi è data da questo articolo della BBC che annuncia un film di animazione con tutti i personaggi del libro.

Orli ha cominciato da un paio di mesi ad apprezzare tanto le vicende di questo mostro. A tal punto che, curiosando nel sito a lui dedicato, ho trovato anche i modelli per fargli un regalo di Natale sicuramente gradito:

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un gruffalo da appendere all’albero e uno con cui giocarci. Sempre rigorosamente handmade da mamma!

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Il libro (in inglese) lo consiglio davvero a tutti, è spassosissimo, semplice e davvero intelligente!

Mistero natalizio

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Ecco che cosa ho trovato in garage una sera che, insospettita dall’aria “indaffarata” di wondermike, sono andata a curiosare …

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… segni evidenti di lavori in corso, utensili giocattolo di Orlando, mmmmhhhh qui gatta ci cova …

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… mi sa che sta costruendo qualcosa per Orlando ma non si saprà nulla ho paura fino a Natale.

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Sì, mi sa che quest’anno sono riuscita a coinvolgere anche daddy nel homemade-handmade regali mania.

Donne con la stoffa – Toccolibra

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Marta sarà la mia prima amica intervistata per la serie di “Donne con la stoffa”. Lei non si ritrova a maneggiare stoffe ma lavora per far ritrovare il benessere psico-fisico della persona, è cioè una naturopata. La stoffa l’ha, secondo me, dimostrata invece nella costanza attraverso gli anni della sua preparazione e della sua convinzione.

Ho posto a Marta alcune brevi domande per illuminare il suo profilo e le sue convinzioni.

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Dal momento che il tuo lavoro si svolge prevalentemente a contatto stretto con gli altri quali sono le tue attuali sfide nel relazionarti così in profondità col prossimo?

Durante i colloqui la parte più difficile è senz’altro mantenere il lavoro su sè stessi. La mancata conoscenza di sè stessi infatti preclude dal riuscire ad ascoltare empaticamente gli altri con il giusto coinvolgimento cioè che la situazione richiede.

C’è poi un’importantissima componente di immaginazione da tirare in campo per potersi calare nelle situazioni che di volta in volta i pazienti ti propongono di analizzare ed eventualmente risolvere.

Per questo motivo infatti un naturopata deve aver fatto molta sperimentazione di vita prima di intraprendere la professione. Dovrebbe aver provato esperienze un po’ in tutte le sfere. Deve mantenere aperte vedute sessuali, razziali, sociali… deve aver un po’ insomma giocato la parte della madre, del padre, dell’ assassino, dell’ operaio per potersi calare nella parte, capire le situazioni e sviscerarne i problemi.

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Quindi queste sono piuttosto sfide con te stessa?

Sì, si tratta di una continua evoluzione. L’ unica cosa che so è che mi chiedo sempre cosa voglio dalla vita. Trovo che mettere a fuoco l’obiettivo sia fondamentale per poterlo raggiungere.

Dal punto di vista più strettamente personale poi la sfida è nell’estendere l’ evoluzione in qualsiasi altro campo della vita spirituale e materiale, nell’ amicizia, in amore, ma anche perchè no nei  viaggi, nell’alimentazione, etc.

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C’è un aspetto quindi di te che stai ancora limando?

Oh… certamente le unghie se non voglio far male durante i massaggi … scherzi a parte, cerco di non abbassare mai la guardia nel mantenere nel mio lavoro umiltà e assenza di giudizio.

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Quando e come hai scoperto la tua strada?

Ci sono voulti parecchi anni durante i quali il distacco tra gli interessi personali e i lavori che facevo prima diventava sempre più netto.

Fondamentale nel mio percorso è stato decisamente l’apporto della persona cara che,  senza creare dipendenza, ha illuminato quello che già sapevo di voler diventare per poi poter farmi andare avanti nell’evoluzione con le mie forze.

Mi ha aiutato a portar fuori cioè a livello cosciente quell’ ideale di benessere spirituale , purezza e amorevolezza che desideravo permeasse la mia persona tanto quanto la mia “professione”. Il mio lavoro offre questo senz’altro più di tutti gli altri fatti in precedenza.

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Hai mai paura del lato pratico-finanziario della tua professione?

Certo, essendo libera professionista e studiando e lavorando al contempo è normale. Ma è anche vero che ti insegnano tante cose che invece andrebbero ribaltate (posizione sociale, professioni rinomate, mito del posto fisso, etc), soprattutto con la paura non si va da nessuna parte!

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Quali altri valori negativi riscontri spesso nei tuoi pazienti?

Direi il possesso ed un costante processo di spersonalizzazione sempre legato al seguire come pecore quei famosi valori da ribaltare.

STUDIO--

Fascino e rischi della tua professione?

Un bravo terapista porta in superficie quello che già c’è a livello tanto fisico quanto psicologico seppur molto latente o pesantemente sepolto. Molte persone si spaventano del foglio bianco che ci si può trovare davanti durante il progredire della terapia, si rendono conto del loro potenziale e questo le può fare sentire smarrite. Questo è il rischio ma allo stesso tempo anche il fascino del percorso di riequilibrio psico-fisico!

Che cosa significa Toccolibra, il nome del tuo studio?

E’ un’unione simbolica tra il mio segno zodiacale la Bilancia, detta anche Libra, che simboleggia l’equilibrio e il tocco come strumento per infondere tale equilibrio dalla sfera psicologica a quella fisica. Toccolibra in sostanza vuole simboleggiare la completezza del benessere psicofisico.

Per maggiori informazioni sul percorso di studi seguito da Marta, sulle tecniche da lei utilizzate e avere altre utili notizie vi rimando al suo sito. Le foto sono state scattate nella sua bellissima casa-studio da lei splendidamente ristrutturata e arredata.

Pilar

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Che c’è di meglio di una cenetta tra amici con dell’ottimo vino e del cibo superlativo!

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Un cagnone adorabile gironzolava per la casa, peccato Orlando non fosse molto in vena di farsi spupazzare stavolta (ma quanto si sono rotolati la volta scorsa!).

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Grazie amica cara, sei la cuoca più favolosa che conosco!

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Mini presepe

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Ecco non sarà niente di che ma ogni anno non resisto al non fare un piccolo presepe.

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Correndo il rischio che Orlando lo demolisca l’ho adagiato all’ombra del nostro mastodontico albero.

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E’ piccolo piccolo, fatto tutto di materiali recuperati qui è là ma a me piace e mi fa calore!

Sacchetto di iuta delle castagne come base
Statuette comprate in un pacchettino per 1 € secoli fa
Stella (che sarebbe una pallina per l’albero) con attaccato un nastro per pacchetti dorato
Casetta-stalla recuperata da una delle arche di Noè di legno giocattolo di orli
Carta da pacchi accartocciata per fare le montagne
Legnetti e pignette sporcate di dorato qua e là come decorazione