Donne con la stoffa – Toccolibra

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Marta sarà la mia prima amica intervistata per la serie di “Donne con la stoffa”. Lei non si ritrova a maneggiare stoffe ma lavora per far ritrovare il benessere psico-fisico della persona, è cioè una naturopata. La stoffa l’ha, secondo me, dimostrata invece nella costanza attraverso gli anni della sua preparazione e della sua convinzione.

Ho posto a Marta alcune brevi domande per illuminare il suo profilo e le sue convinzioni.

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Dal momento che il tuo lavoro si svolge prevalentemente a contatto stretto con gli altri quali sono le tue attuali sfide nel relazionarti così in profondità col prossimo?

Durante i colloqui la parte più difficile è senz’altro mantenere il lavoro su sè stessi. La mancata conoscenza di sè stessi infatti preclude dal riuscire ad ascoltare empaticamente gli altri con il giusto coinvolgimento cioè che la situazione richiede.

C’è poi un’importantissima componente di immaginazione da tirare in campo per potersi calare nelle situazioni che di volta in volta i pazienti ti propongono di analizzare ed eventualmente risolvere.

Per questo motivo infatti un naturopata deve aver fatto molta sperimentazione di vita prima di intraprendere la professione. Dovrebbe aver provato esperienze un po’ in tutte le sfere. Deve mantenere aperte vedute sessuali, razziali, sociali… deve aver un po’ insomma giocato la parte della madre, del padre, dell’ assassino, dell’ operaio per potersi calare nella parte, capire le situazioni e sviscerarne i problemi.

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Quindi queste sono piuttosto sfide con te stessa?

Sì, si tratta di una continua evoluzione. L’ unica cosa che so è che mi chiedo sempre cosa voglio dalla vita. Trovo che mettere a fuoco l’obiettivo sia fondamentale per poterlo raggiungere.

Dal punto di vista più strettamente personale poi la sfida è nell’estendere l’ evoluzione in qualsiasi altro campo della vita spirituale e materiale, nell’ amicizia, in amore, ma anche perchè no nei  viaggi, nell’alimentazione, etc.

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C’è un aspetto quindi di te che stai ancora limando?

Oh… certamente le unghie se non voglio far male durante i massaggi … scherzi a parte, cerco di non abbassare mai la guardia nel mantenere nel mio lavoro umiltà e assenza di giudizio.

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Quando e come hai scoperto la tua strada?

Ci sono voulti parecchi anni durante i quali il distacco tra gli interessi personali e i lavori che facevo prima diventava sempre più netto.

Fondamentale nel mio percorso è stato decisamente l’apporto della persona cara che,  senza creare dipendenza, ha illuminato quello che già sapevo di voler diventare per poi poter farmi andare avanti nell’evoluzione con le mie forze.

Mi ha aiutato a portar fuori cioè a livello cosciente quell’ ideale di benessere spirituale , purezza e amorevolezza che desideravo permeasse la mia persona tanto quanto la mia “professione”. Il mio lavoro offre questo senz’altro più di tutti gli altri fatti in precedenza.

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Hai mai paura del lato pratico-finanziario della tua professione?

Certo, essendo libera professionista e studiando e lavorando al contempo è normale. Ma è anche vero che ti insegnano tante cose che invece andrebbero ribaltate (posizione sociale, professioni rinomate, mito del posto fisso, etc), soprattutto con la paura non si va da nessuna parte!

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Quali altri valori negativi riscontri spesso nei tuoi pazienti?

Direi il possesso ed un costante processo di spersonalizzazione sempre legato al seguire come pecore quei famosi valori da ribaltare.

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Fascino e rischi della tua professione?

Un bravo terapista porta in superficie quello che già c’è a livello tanto fisico quanto psicologico seppur molto latente o pesantemente sepolto. Molte persone si spaventano del foglio bianco che ci si può trovare davanti durante il progredire della terapia, si rendono conto del loro potenziale e questo le può fare sentire smarrite. Questo è il rischio ma allo stesso tempo anche il fascino del percorso di riequilibrio psico-fisico!

Che cosa significa Toccolibra, il nome del tuo studio?

E’ un’unione simbolica tra il mio segno zodiacale la Bilancia, detta anche Libra, che simboleggia l’equilibrio e il tocco come strumento per infondere tale equilibrio dalla sfera psicologica a quella fisica. Toccolibra in sostanza vuole simboleggiare la completezza del benessere psicofisico.

Per maggiori informazioni sul percorso di studi seguito da Marta, sulle tecniche da lei utilizzate e avere altre utili notizie vi rimando al suo sito. Le foto sono state scattate nella sua bellissima casa-studio da lei splendidamente ristrutturata e arredata.

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