Ricordi d’infanzia e tesori del sottobosco

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Dopo la giornata movimentata di ieri (di cui il faccino di Orli porta ancora netta traccia) oggi avevamo deciso di prencercela un po’ più comoda e fare al massimo una tranquilla passeggiata al mattino per poi dirigerci verso l’albergo appena dopo pranzo.

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In realtà, dopo aver fatto tappa nella frazione del paese dove c’è la casa (l’ultima in fondo al vicolo a destra) che ha ospitato tante delle mie estati da bambina  …

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… (e una di queste case del complesso è pure in vendita …

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… sarà un segno del destino?) …

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… abbiamo poi deviato per un sentiero sconosciuto per esplorare un po’ i dintorni …

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… e siamo finite raminghe per boschi trascinandoci dietro il passeggino su è giù per il sentiero … pant pant!

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Per fortuna un bosco è sempre un continuo di esperienze e incontri magici agli occhi di un bambino …

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… e quindi Orlando, un po’ di stanchezza a parte, era perennemente affascinato.

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Finalmente il bosco ha cominciato a diradare e ci ha regalato una radura costellata di fantastiche fragoline di bosco.

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Ed eccoci risbucare di nuovo al laghetto dove, dopo aver divorato il nostro pranzo al sacco e aver fatto un’immancabile tappa ai giochini del bar per un caffè della nonna e un giretto in giostra di Orli, ci siamo fiondate al campo base per collassare a letto.

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Chissà che domani non si riesca davvero a stare un po’ calme, cos’altro può succedere?! 🙂

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