Non mi stancherei mai di …

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Non mi stancherei mai di guardare i bambini come si divertono insieme …

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Non mi stancherei mai di sentire le loro risa di sottofondo alle nostre chiacchere …

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Non mi stancherei mai di condividere la mia tavola con gli amici più cari …

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Non mi stancherei mai di imparare la pazienza e l’allegria dalle altre mamme …

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Non mi stancherei mai di ascoltare le sfumature delle opinioni e delle idee altrui …

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Non mi stancherei mai di ammirare la fulgida bellezza di una donna che sta per diventare ancora mamma!

Sole, lago e manicaretti

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Anche domenica scorsa siamo andati al lago e per fortuna la giornata era splendida!

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Faceva un calduccio quasi irreale dopo tutto il freddo delle scorse settimane.

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Abbiamo passato momenti interminabili a guardare l’acqua del lago e i riflessi del sole su di essa.

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Era magnificamente rilassante, perfino per Orlando che infatti era buonissimo e non si agitava dappertutto come il suo solito.

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A pranzo poi siamo andati al nostro solito ristorantino e mi sono lanciata in un menù a base di pesce.

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Mi è arrivata una zuppa di cozze fantastica (giuro la migliore che io abbia mai mangiato!)…

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… e un delizioso secondo di filetti di orata all’ortolana, saporitissimo ma ultra delicato.

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E dopo pranzo, di nuovo a passeggiare per ore sotto un piacevolissimo sole. Giornata perfetta!

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La mia nuova sfida

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Attorniata, circondata, assediata dalle mamme blogger favolose knitters o sferruzzatrici (Soulemama o Enchanted Mama sono solo le prime  che mi vengono in mente di una lunga lista) non ho saputo resistere e sono caduta nella trappola!

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Ecco, adesso c’è una nuova doppia sfida che mi alletta: imparare a lavorare a maglia riuscendo eventualmente a mettere insieme un qualcosa di per lo meno carino ma soprattutto, ancor prima di ciò, trovare il tempo per farlo!

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Infatti si tratta di frazionare in modo ancor più organizzato e centellinato le 2 ore e 1/2 effettive di permanenza di Orlando all’asilo, più le 2 ore variabili di pisolino pomeridiano, più l’oretta e mezza che ci lascia la sera, prima che andiamo a letto pure noi, in tutte le attività domestiche = dovere (approvvigionamento e cottura cibo, pulizie, mantenimento vario, bucato & co, commissioni di ogni genere) e quelle creative-sociali-rilassanti = piacere (nuovi progetti di cucito e altre crafts, e-mail, blog mio e altrui, cucinare per piacere, leggere). Infatti quando lui è sveglio e attivo c’è ben poco che riesco a combinare in entrambi i settori.

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Mah chissà che ne sarà delle mie velleità di sferruzzatrice … intanto ho comprato un libretto per principianti ma con buone spiegazioni e piccoli progetti facili ma carini. Qualche giorno fa poi, al mercato di Abano Terme, ho comprato un po’ di filati presso un banco che ha ottimi prezzi e qualità.

Comincerò con un basilare canovaccio (nel libro sarebbe una pezzuola per lavare i piatti ma non so se mi convince come uso) nei colori delle piastrelline della mia cucina per poi passare ad un ponchetto per la primavera con un filato di cotone misto a seta rosa cipria.

Per ora sono alle prime 10 fila del canovaccio e già mi fanno male tutte le spalle dalla tensione del principiante … cominciamo bene!

 

 

 

 

Steiner si o no?

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Oggi è arrivato un altro dei libri che è molto tempo che voglio leggere e ad una rapida scorsa mi è parso molto interessante. Si tratta di un libro che ho acquistato nella speranza di trovare più di un approfondimento sulla pedagogia steineriana

Ultimamente infatti questo argomento mi stuzzica molto soprattutto da quando io e wondermike stiamo prendendo in considerazione l’opzione della scuola steineriana della nostra città per Orlando.

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E’ già parecchi anni or sono che ho fatto conoscenza con la pedagogia steineriana (tramite amiche che me ne hanno parlato o conoscenze che lavoravano nel settore) ma è solo da quando è nato Orli che ho cominciato ad avvicinarmi più profondamente alla materia.

L’altro giorno ho portato wondermike (che invece sapeva ben poco e da buon scettico razionalista era un po’ dubbioso) ad un colloquio con un insegnante della scuola e l’impressione è stata davvero buona tanto che lui la sta seriamente valutando come alternativa alla scuola inglese che finora è stata la nostra scelta primaria (per un posto alla splendida materna comunale neanche la minima speranza dato la posizione assurda nella lista…).

La scuola inglese è vicinissima a casa, ha strutture nuovissime, le classi sono spaziose e ricche di materiali didattici, ha una posizione immersa nel verde spettacolare e, a quanto ho capito dal colloquio fatto, un approccio didattico comunque caldo e improntato al gioco e alla creatività (anche se tutte le insegnanti della nursery mi son sembrate delle ragazze molto giovani).

La steineriana è ad almeno 15 minuti di macchina (senza traffico), la struttura non è il massimo (anche se c’è in progetto un mega remake in futuro), le classi mi sono parse parecchio piccoline e anguste, lo spazio esterno è un giardinetto miserello in mezzo ai condomini circostanti. Le insegnanti però sono donne di una certa età che presuppone esperienza e quella che ci ha fatto il colloquio è stata estremamente gentile, esaustiva e intensamente “interessante”. L’ambiente era vibrante di una strana atmosfera di calore, colore, confusione (era momento di ricreazione) e un pizzico di follia, ma ci ha comunque estrememente intrigato!

A wondermike è molto piaciuto, oltre ovviamente all’approccio pedagogico in sè, il fatto che le classi del primo settennio siano miste e che quindi i piccoli (3 anni) siano con i grandi (max 6 ) e possano imparare da loro (imitazione) e viceversa (responsabilità). 

Adesso si tratta di raccogliere quante più notizie riusciamo da fonti obiettive (che è molto dura dato che qui a Padova pare che nessuno la conosca) per capire se i contro della steineriana sono superabili oppure se tanto vale rimanere (ma serenamente) con la nostra scelta originaria.

Certo che mi sento addosso una responsabilità grande nel decidere quale approccio educativo sia migliore per mio figlio in base anche a quelle che sono le sue inclinazioni e il suo carattere. Ma perchè non esistono le “lezioni” o le “giornate di prova” in questi casi?

Chiunque passi per questo blog e abbia un’opinione in merito mi farà un immenso piacere a lasciarmi due righe, grazie di cuore!

 

 

Lezioni di quilting

Sono incorreggibile … appena finito di cucire una cosa nel mio archivio dei Future Crafty Projects ne trovo altri dieci per rimpiazzarla e quindi la lista delle cose da fare sale sale sale! 

Stavolta però non potevo non annotarmi questa grande opportunità: P.S. I Quilt, un famosissimo blog di quilting,  ha iniziato un interessantissimo percorso di lezioni-tutorial in cui passo per passo illustra come cucire un bellissimo quilt super professionale come questo.

L’idea che trovo estrememente allettante è che si procede blocco per blocco in modo che affrontare una tale impresa un po’ alla volta, è decisamente meno spaventoso e realisticamente più fattibile: piccoli passi per grandi soddisfazioni.

Il corso è già iniziato e sono già al blocco 3° ma tanto c’è tempo, tutto il tempo che voglio!

Tutta da solo!

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L’altro giorno sul blog di BimBumBeta mi sono imbattuta in questa invitantissima e semplicissima torta e, siccome più o meno una volta la settimana si fa qualcosa in cucina assieme, ho deciso di farla con Orlando il pomeriggio stesso. Stavolta però avrebbe dovuto farla lui con il minor aiuto possibile da parte mia.

Quindi, dopo il pisolino ci siamo messi all’opera, abbiamo recuperato gli ingredienti e abbiamo dato il via all’impresa. Io avevo già i sudori freddi (:-|) ma Orlando ha versato, mescolato, aggiunto e agitato con grande concentrazione e abilità (era commovente vedere come teneva la terrina con una manina mentre con l’altra girava il mestolo con vigore e tutta la faccia concentratissima – peccato non aver fatto foto nel mentre ma avevo il mio bel da fare a controllare che non volasse tutto all’aria).

Anche se nella fretta di finire tutto presto (si sa i bambini si stancano subito da piccoli e non rimangono intenti a lungo nella stessa attività, per lo meno il mio) la mamma ha messo le uova tutte intere senza separare i tuorli e aggiungere in ultima gli albumi montati a neve … (ops!) la torta comunque è venuta benissimo, soffice, delicata, deliziosa. 

Un ultimo tocco alla decorazione e via a far merenda! Bravo Orli monkey sei stato grande.

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Un’altra alba

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Sabato 13 marzo, un’altra alba vista grazie all’alzataccia di Orlando … ma passerà questa fase? Boh, comincio a disperare. Non è che sia un grande problema ma poi la giornata diventa così lunga e la mia pazienza (soprattutto in questi ultimi giorni) si assottiglia ora per ora.

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Prossime letture

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Ho appena fatto un ordine da Amazon di questi libri, adesso devo solo trovare il tempo di leggerli, cosa già non da poco!

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Questi primi due in realtà sono dei regali “Red Velvet & Chocolate Heartache” per la mia amica Pilar che è una cuoca eccezionale e sempre curiosa di novità (e in questo libro ce ne ho trovate parecchie). “The Art of Manipulating Fabric” invece per la mia adorata Christina che come me adora le stoffe etutto quello che si può fare con esse, spero che questo libro possa essere un valido regalo per il suo prossimo compleanno (che io sappia Chri non capiti spesso di qui ma nel caso che tu legga questo post scusa se ti rovino la sorpresa…).

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“Knitting pretty” è il mio primo libro per imparare a lavorare a maglia, ma ci riuscirò mai? Quello che mi spaventa soprattutto è il tempo e la concentrazione che ci vogliono per imparare una cosa nuova, avrò ancora l’elasticità mentale per farlo? Finora ho sferruzzato solo cose supersemplici e sotto la costante guida di qualcuno … ora sono da sola e di fronte alla mia nuova sfida craty.

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Haruki Murakami mi è stata consigliata dal mio amico Massimiliano il cui gusto letterario mi è decisamente congeniale quindi proviamo un po’ a vedere se mi piace questo “Dance Dance Dance”.

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E questo caro Orli è l’ennesimo libro che la mamma ha comprato per trovare nuove idee di come poter migliorare il nostro rapporto anche attraverso il gioco. 

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Ad una prima scorsa veloce alcuni progetti mi sembrano decisamente fuori tempo per te ma altri (come la bambola) mi appassionano molto. Spero di poter imparare cose nuove da questo libro.

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A proposito di Waldorf, la mamma e il papà andranno a visitare una scuola Waldorf qui di Padova la settimana prossima per capire meglio di cosa si tratta e soprattutto per vedere la struttura e parlare con il personale. Ho letto di tutto sul web e sono molto curiosa anche se molto cauta nell’entusiasmarmi troppo. Vedremo …

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Con un titolo così non potevo non cadere nella trappola, sì lo so, sono una polla ma ho anche letto recensioni piacevoli su questo libro e poi ogni tanto anch’io voglio farmi trascinare dall’istinto più sempliciotto. Che in questo “The Happiness Project” non vi sia racchiusa la ricetta della mia felicità non c’è dubbio ma almeno sarà interessante leggere il percorso di qualcun’altro che l’ha inseguita e forse trovata.

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E’ da anni che non torno alle mie letture vittoriane ed Elizabeth Gaskell è una delle mie autrici preferite (grazie a mia suocera Elizabeth che mi ha prestato i suoi libri). Adoro fuggire nel passato e immaginare come fosse la vita a quei tempi, lo trovo estremamente rilassante e poi molte volte queste autrici mi regalano un senso di romanticità che non trovo più ormai nella contemporaneità (Jane Austen con “Pride & Prejudice” docet!).