A proposito ancora di piante ho deciso di fare alcune foto dei miei affezionati esemplari in veranda per registrarne futura memoria. Amo le mie piantine, non sono molte, non sono nulla di che, ma ciascuna di loro significa qualcosa per me ed è legata a ricordi e sensazioni belle. Io spero di dar loro, con le mie cure (seppur non certo professionali) un po’ di quella gioia che loro mi regalano ogni qual volta guardo la finestra e le vedo sullo sfondo. Non avere un giardino ci manca molto ( soprattutto a wondermike, lì in Inghilterra ce l’hanno quasi tutte le case) e lo spazio della terrazza è quanto di più simile abbiamo a disposizione.
La mia veranda esterna è una tristissima struttura dagli infissi in metallo (stile anni ’70) che solo a guardarla ti vien tristezza. In estate la teniamo sempre aperta e quindi si nota poco ma in inverno la chiudiamo e le mie bambine vanno a svernarci stando riparate mentre io mi godo la vista del verde che mi rincuora.
Le piante sulla destra sono degli Agapanthus comprati in bulbo per mia mamma durante una vacanza a Madeira (nel lontano 2003), isola spettacolare dalla vegetazione meravigliosa. Lei li ha fatti crescere per qualche anno ma non le fiorivano (eppure ha un pollice verde decisamente pulsante!). Poi mi ha ceduto le piante adulte che hanno improvvisamente cominciato a fare i loro bellissimi fiori ad ombrello viola su uno stelo lunghissimo, è stata pura fortuna ma l’ho presa come un incoraggiamento!
Il ficus invece è con noi da quando abbiamo comprato queto appartamento, e cioè dal 2006, era la metà di me e adesso fra un po’ mi esce pure dalla finestra della veranda!
E infine le mie tre grazie grasse del Canova, da sinistra una crassula, con me dalla notte dei miei tempi (direi 10 anni?!), un cactus regalo della mia mamma (almeno 5 anni) e un’altra crassulacea (si dirà così?!) regalo di un mio caro amico Michele che ha una vera passione, nonchè un vero spettacolare “allevamento” di piante grasse in casa (cioè è più una serra che una casa…).
Non mancano poi le aromatiche. Attualmente sopravvivono un origano da 2 anni, una menta da 1 anno, un prezzemolo da 2 anni. Sono passati a miglior vita da poco la mia salvia e il basilico (le ultime foglie hanno fatto onore al pesto fatto con la ricetta di Valentina (anzi di sua mamma!) di Artherapy…mmmmhhhhh bono!