“I bambini non fanno mai i capricci”- Hames Penney

Finalmente, tra i tanti sull’argomento, un libro  che mi è stato davvero utile e che ho trovato sensato, incoraggiante e soprattutto realistco. Unisce la difesa delle ragioni dei bambini a quella dei genitori a volte esasperati e impotenti di fronte alle intemperanze dei figli. Ti fa sentire umano a perder la pazienza e a sentirti stanco dei capricci ma al tempo stesso ti aiuta a superare le difficoltà con consigli pratici e una buona dose di buon senso per ridimensionare e rimettere tutto in una prospettiva nuova e costruttiva.

I capitoli (tra parentesi i miei commenti):
I CAPRICCI NON SI POSSONO EVITARE (Spiega la positività del capriccio come importante tappa evolutiva del bambino e analizza come questo influenzi la dinamica familiare)
SITUAZIONI E CAUSE DI CAPRICCI
– capricci scatenati da situazioni ‘critiche'(un nuovo nato, lo shopping, vestirsi, mangiare, etc…)
– come tenere sotto controllo le crisi di capricci (strategie e consigli pratici)
– come gestire le vostre emozioni durante le crisi di capricci (dalla parte dei genitori)
FRONTEGGIARE I CAPRICCI
– come limitare i capricci (bisogni e desideri dei bambini)
– come prevenire i capricci (strategie e tecniche)
L’UTILITA’ DELLE REGOLE
– come fissare limiti e regole coerenti ma affettuosi (conciliare le esigenze del bambino e quelle del genitore)
– come aiutare il vostro bambino a crescere (dare un nome alle emozioni e ridimensionarne la distruttività)
-i capricci non durano per sempre (e per fortuna!).

Auguri Elena!

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Fantastica serata (grazie anche a mia mamma che teneva Orlando mentre Mike aveva Sebastian),

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fantastica compagnia, ottimo vino e snack, ci voleva proprio un briciolo di evasione per me!

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Tanti auguri Elena! Ti auguro tutto il meglio per i tuoi prossimi 40 anni 🙂 !!!

 

 

 

Tesori di famiglia 2 e altri doni preziosi

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Qualche giorno fa è arrivata una slitta di regali da una generosissima amica che ci ha superbamente coccolati quest’anno.

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Tra i vari pacchetti c’era questo a dir poco delizioso sacchettino di petali rosa del suo giardino dal profumo ancora fragrantissimo (e sì, l’ho detto che mi ha viziato…e non è finita qui!).

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Da qualche mese tenevo sulla cassettiera in camera questo piccolo tesoro di famiglia che è una cassettina dove mio nonno bambino teneva i suoi acquerelli e le tempere per dipingere.

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Ed ecco che la cassettina diventa uno scrigno speciale per questi delicati tesori profumati!

 

Tesori di famiglia – Presepe 2010

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Collaudata la posizione l’anno scorso, quest’anno il presepe si è allargato in dimensione.

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Infatti ho ereditato ufficialmente da mia mamma, che ormai non lo usa più, tutte le statuine e decorazioni del presepe di quand’ero piccola io.

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C’era un po’ un misto di statuine nuove e vecchie, di plastica e di gesso, ma in generale l’effetto non è male (manca ancora il cielo di sfondo…) e i miei uomini hanno gradito molto l’arrangiamento.

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Molte delle statuine sono davvero vecchie dato che le usavano già mia mamma e mio zio quand’erano piccoli loro per fare il presepe a casa dei miei nonni.

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Alcune forse arrivano da ancor più indietro nel tempo. Molte di quelle di gesso sono infatti scheggiate e decisamente usurate.

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Ma tutti i personaggi, gli animali e le casette fatte di sughero e dipinte a mano alla buona sono per me preziosissime visto che fanno raffiorare innumerevoli splendidi ricordi di bambina.

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Ogni anno infatti i miei nonni o i miei genitori mi aiutavano a fare il presepe e ci sbizzarriva in composizioni sempre diverse.

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Questo mio semplice ma prezioso tesoro di famiglia riscalderà in modo speciale il mio Natale quest’anno.

Padova sotto Natale

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Domenica scorsa sono uscita dopo secoli che non andavo in centro, più che per far compere piuttosto per vedere un po’ di vita e di movimento …beh, mi sono decisamente rifatta! C’era tanta di quella gente in giro tutta presa a far shopping … e poi dicono che siamo in crisi? Mah, forse non la piccola, borghese, ricca Padova. Tutta quella frenesia dopo tutto mi è poi sembrata non un gran bello  spettacolo … così ho resistito ben poco e me ne sono rifuggita a casetta!

Doposcuola

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Da una settimana circa Orlando si ferma a dormire a scuola e torna alle 4. Il prolungamento è stato caldeggiato molto da daddy e dalle maestre di Orli mentre io ero molto dubbiosa e facevo resistenza fino ad ora.

Daddy propendeva per lasciare Orli nel pomeriggio perchè secondo lui era meglio rimanere a giocare con i suoi compagni a scuola dove dispone di un ambiente più stimolante, spazioso e divertente rispetto a casa dove magari si ritrova a non ricevere la stessa attenzione (per quanto io faccia del mio meglio a dividermi tra i due bimbi) e a non godere della stessa libertà (i suoi capricci e la sua vivacità a volte mi sono difficili da sopportare seraficamente data la stanchezza di questo periodo).

Dall’altra parte la maestra di Orlando, avendolo sempre trovato un bimbo sereno ed estremamente facile da gestire ci aveva sempre invitato a lasciarlo con gli altri fino a fine orario per creare una maggiore coesione del gruppo “classe” (era rimasto l’unico bimbo ad uscire prima).

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Mi ero ripromessa che, se avessi ceduto a lasciarlo all’asilo a orario pieno sarebbe stato almeno in un momento diverso, sufficientemente distante dalla nascita di Sebastian, per evitare si potesse sentire allontanato ed escluso. Ed invece è successo la settimana scorsa, prima un giorno come prova, poi è continuato visto che, a sentire le maestre, era stato un successo .

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Devo confessare che sono ancora un po’ confusa però. Lui sembra più facile e meno capriccioso ultimamente, forse si sta abituando alla novità del fratello “usurpatore”, e io ho più voglia ed energia x lui quando torna. Ci sono poi momenti soltanto nostri (tipo la merenda in pasticceria) dove Sebastian non c’è. Lui spesso ha il broncio con me lo stesso (come mi volesse punire per averlo tradito) ma io lascio che lui sia così com’è e mi metto comunque a disposizione.

Certo è anche stupido forse farsi tanti problemi quando ci sono mamme che lavorano e non hanno nemmeno la possibilità di fare questa scelta ma dopo tre anni di dedizione a lui mi si stringe il cuore sapere che soffre dentro per questa nuova presenza e vorrei fare quello che è meglio per lui e per noi tutti.

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Zazzera

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In preparazione della recita di Natale alla scuola abbiamo deciso di farci belli e di sistemare la zazzera ribelle di Orlando.

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Quindi armati di pacchetti di Fonzies, l’unica droga di Orli, siamo andati dalla mia amica Federica che ha un salone con la madre Paola, una nonna eccezionale che ha saputo intrattenere brillantemente Orlando mentre gli tagliava i capelli tra un fonzie e l’altro.

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Lui è stato bravissimo per fortuna e per premio abbiamo fatto qualche giretto in un paio di giostrine che c’erano lì vicino.

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Et voilà. Sempre un po’ col capello sconvolto ma almeno un po’ meglio di prima, ora siam pronti per il palcoscenico …

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