Gioielli…

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C’è chi non può fare a meno della cioccolata e chi delle patatine fritte ma se mi dovessero chiedere di cosa non puoi fare a meno io direi verdura e frutta. Sono sempre stata così, ho sempre mangiato insalate giganti e frutta a volontà, senza sforzo, per voglia.

Mi riempie di gioia fare la spesa dal mio verduraio di fiducia (un signore simpaticissimo che ci sa fare un casino con le signore e chiama tutte amore) e ancor di più tornare a casa e aprire tutti i pacchetti e gustarmi la vista di questi gioielli multicolori.

Sì il mio verduraio è forse anche un po’ gioielliere ma io qualche euro in più (non c’è poi così tanta differenza con il super se non nella qualità) lo spendo volentieri per avere il piacere di addentare un pomodoro e sentirne il sapore solare sciogliersi dentro … mmmhhh, non c’è paragone!

 

Chissà…

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C’era questo enorme vaso l’altro giorno quando siamo andati a comprare i vasi per i nostri fiorellini e Orli non ha resistito a farsi metter dentro e a vederlo lì come un piccolo seme in attesa di fiorire e diventare una pianta alta e forte mi è venuto da pensare al futuro e a come sarà … ma è durato solo un attimo, in fondo non mi interessa neanche più di tanto perchè preferisco godermi attimo per attimo della sua meravigliosa vita, così com’è e per quello che è adesso.

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Meglio tardi che mai …

Meglio tardi che mai mi metto d’impegno per raccogliere la sfida onestà lanciatami, complimentosamente s’intende, da Mamma F. di Nati per Delinquere. Ecco 10 cose che non faccio circolare di me ma che ahimè son vere, alcune sono un po’ estremistiche ma così è:

1. Non guardo la televisione da anni, non ascolto la radio e non compro i giornali. Le notizie del mondo mi arrivano filtrate da mio marito e dagli altri ma personalmente tendo a rifuggire dalla realtà, forse è codardìa? egoismo? Molto è perchè ritengo i media e la comunicazione in generale irrimediabilmente avvelenati.

2. Sono molto più dolce, tollerante, paziente e aperta con gli amici e a volte anche conoscenti che non con i membri stretti della mia famiglia. Un misto di desiderio di compiacimento del “pubblico” e di dar per scontato ciò che invece si sa è sicuro, ah che bassezza!

3. Ho sofferto di depressione ad alti e bassi per anni, poi la gravidanza mi ha miracolosamente guarito (vabbè a parte un mesetto di post partum ma quella non conta … e poi ci stava, non dormivo e io divento una iena se non dormo), ne deduco che i miei ormoni si son sistemati? Chissà almeno lo spero.

4. Ho una bassissima soglia di tolleranza per le scene di violenza (nei film soprattutto), comincio ad andare in tachicardia, sudo freddo e infine svengo … ultimo tonfo e precedente vomitata quando lui le rimette a posto il naso in “Million Dollar Baby”, poi il resto, ovvio, non l’ho mai visto. Adesso sono limitatissima nella visione dei film, praticamente sono più indietro di Orlando.

5. Ho una memoria terribile, totalmente liquida ed evanescente, mi ricordo pochissimo del mio passato come di quello che ho fatto il giorno prima. Se penso che potrebbe significare che non ho mai vissuto appieno, altrimenti mi ricorderei vivdamente, mi viene male …

6. Molto spesso penso che l’unica vera cosa buona che ho fatto nella mia vita sia di essermi accalappiata mio marito.

7. Sono una creativa-artigiana metodica e precisina, non esplodo in azione come un vulcano ma ho bisogno di molto tempo per progettare, programmare e realizzare una cosa, quindi produco pochissimo perchè, in parole povere, son lenta!

8. La riuscita delle mie prove culinarie è inversamente proporzionale (non c’è occasione, o molto rara, che smentisca la regola) all’entusiasmo e all’impegno che ci metto. Essendo una svampita cronica c’è invariabilmente sempre qualcosa che mi dimentico o che sbaglio.

9. Parlando di moda mi succede di avere delle trovate che parecchi mesi dopo vedo realizzate, quasi pari pari nei negozi. Questo mi esalta profondamente (allora ce l’ho ancora un po’ di talento creativo!? penso dentro di me) ma anche mi frustra enormemente (e i soldi e il tempo per realizzare i miei sogni, dove sonooooo?). Io come persona invece sono assai cialtrona e molto poco originale nel vestirmi.

10. Da qualche settimana Orlando ha cominciato a dormire nel suo lettino da solo (anche se io comunque dormo in un letto in camera sua perchè il mio maritino russa e io non riesco a dormire!). E’ stato un mio suggerimento ma una sua scelta e adesso che non ci pensa proprio a tornare indietro (mai avrei pensato il processo potesse esser così rapido e indolore per lui) mi rendo conto che mi manca un casino il suo calore … son felice però per la sua raggiunta indipendenza.

So che, a questo punto dovrei girare la patata bollente ad altre mani ma mi riservo un altro momento per estrapolare una selezione pensata di links che meritano. Adesso scusate ma tutto questo pensare a cosa scrivere di me mi ha fatto venire un sooooooonno, :-0

“Crescerli con amore”

Altro bellissimo libro che ho comprato ancora quando i famosi terrible two erano molto lontani … adesso che ci sono nel pieno mi riesce difficile mantenere costantemente una calma serafica e rassegnata, certo che comunque faccio sempre del mio meglio.

Quando penso a me stessa, anche soltanto qualche anno fa, quando non avevo nemmeno intenzione di aver bambini, ed ero nervosa, scattosa, intollerante e lunatica (beh oddio non proprio sempre eh?!) quasi mi commuovo nel constatare quanto un bambino ti cambia la vita manipolando a poco a poco le fibre del tuo essere e plasmandole in una nuova forma.

Non sono ancora contenta al 100% di me stessa, è ovvio, siamo in continua evoluzione ma intanto di passi ne ho fatti tanti e questo mi fa ben sperare che ne farò ancora altrettanti nella direzione giusta.

Non mi stancherei mai di …

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Non mi stancherei mai di guardare i bambini come si divertono insieme …

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Non mi stancherei mai di sentire le loro risa di sottofondo alle nostre chiacchere …

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Non mi stancherei mai di condividere la mia tavola con gli amici più cari …

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Non mi stancherei mai di imparare la pazienza e l’allegria dalle altre mamme …

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Non mi stancherei mai di ascoltare le sfumature delle opinioni e delle idee altrui …

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Non mi stancherei mai di ammirare la fulgida bellezza di una donna che sta per diventare ancora mamma!

Steiner si o no?

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Oggi è arrivato un altro dei libri che è molto tempo che voglio leggere e ad una rapida scorsa mi è parso molto interessante. Si tratta di un libro che ho acquistato nella speranza di trovare più di un approfondimento sulla pedagogia steineriana

Ultimamente infatti questo argomento mi stuzzica molto soprattutto da quando io e wondermike stiamo prendendo in considerazione l’opzione della scuola steineriana della nostra città per Orlando.

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E’ già parecchi anni or sono che ho fatto conoscenza con la pedagogia steineriana (tramite amiche che me ne hanno parlato o conoscenze che lavoravano nel settore) ma è solo da quando è nato Orli che ho cominciato ad avvicinarmi più profondamente alla materia.

L’altro giorno ho portato wondermike (che invece sapeva ben poco e da buon scettico razionalista era un po’ dubbioso) ad un colloquio con un insegnante della scuola e l’impressione è stata davvero buona tanto che lui la sta seriamente valutando come alternativa alla scuola inglese che finora è stata la nostra scelta primaria (per un posto alla splendida materna comunale neanche la minima speranza dato la posizione assurda nella lista…).

La scuola inglese è vicinissima a casa, ha strutture nuovissime, le classi sono spaziose e ricche di materiali didattici, ha una posizione immersa nel verde spettacolare e, a quanto ho capito dal colloquio fatto, un approccio didattico comunque caldo e improntato al gioco e alla creatività (anche se tutte le insegnanti della nursery mi son sembrate delle ragazze molto giovani).

La steineriana è ad almeno 15 minuti di macchina (senza traffico), la struttura non è il massimo (anche se c’è in progetto un mega remake in futuro), le classi mi sono parse parecchio piccoline e anguste, lo spazio esterno è un giardinetto miserello in mezzo ai condomini circostanti. Le insegnanti però sono donne di una certa età che presuppone esperienza e quella che ci ha fatto il colloquio è stata estremamente gentile, esaustiva e intensamente “interessante”. L’ambiente era vibrante di una strana atmosfera di calore, colore, confusione (era momento di ricreazione) e un pizzico di follia, ma ci ha comunque estrememente intrigato!

A wondermike è molto piaciuto, oltre ovviamente all’approccio pedagogico in sè, il fatto che le classi del primo settennio siano miste e che quindi i piccoli (3 anni) siano con i grandi (max 6 ) e possano imparare da loro (imitazione) e viceversa (responsabilità). 

Adesso si tratta di raccogliere quante più notizie riusciamo da fonti obiettive (che è molto dura dato che qui a Padova pare che nessuno la conosca) per capire se i contro della steineriana sono superabili oppure se tanto vale rimanere (ma serenamente) con la nostra scelta originaria.

Certo che mi sento addosso una responsabilità grande nel decidere quale approccio educativo sia migliore per mio figlio in base anche a quelle che sono le sue inclinazioni e il suo carattere. Ma perchè non esistono le “lezioni” o le “giornate di prova” in questi casi?

Chiunque passi per questo blog e abbia un’opinione in merito mi farà un immenso piacere a lasciarmi due righe, grazie di cuore!

 

 

Alba di sole e latte

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E’ un po’ di notti che Orli non dorme bene (sospetto gli ultimi molari superiori stiano per uscire) ma soprattutto si sveglia all’alba.

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Di solito sono abbastanza in coma quando mi alzo per fargli il latte ma stamattina (evento più unico che raro) ero alquanto arzilla e ho voluto catturare la splendida luce che entrava in casa di un sole appena sorto.

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Lui mi ha seguito in cucina ed era affascinato dalla bellezza delle ombre che la luce così intensa e dorata proiettava ovunque.

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Ancora un attimo ad assorbire questa luce così preziosa e densa e poi di nuovo a letto dove ci aspetta una mezz’oretta di lettura di libri (un nostro prezioso spazio quotidiano) prima della colazione e dell’asilo.

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Spero almeno così di ricordarmi anche i lati belli di queste alzatacce mattutine dei 25 mesi.

Immagina …

Questo è un giochino un po’ psicologico molto interessante che ho trovato in un post di Enchanted Mama di qualche giorno fa. Il giorno dopo seguiva la soluzione ma io metterò tutto di seguito. Non sarà nulla di che ma mi ha fatto pensare…

 

SCRIVERE LA PRIMA COSA CHE VIENE IN MENTE SENZA PENSARCI TROPPO!

Immagina di essere fuori a camminare e arrivi ad una casa. Descrivi la casa.

Dentro la casa c’è un tavolo. Ci sono tre oggetti sul caminetto, quali sono?

In un’altra stanza trovi una tazza. Descrivi la tazza. Che cosa fai con la tazza?

…Fuori c’è un orso. Che cosa fai con/dell’orso?

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La casa rappresenta te.

I tre oggetti rappresentano quello che fai meglio.

La tazza significa il tuo amore.

Ciò che fai con la tazza è quello che fai del tuo amore o come lo dimostri.

L’orso rappresenta un problema e cosa fai con i problemi.

 

Sarà anche una cavolata ma guarda caso uno dei miei tre oggetti era una forbice arrugginita (alquanto illuminante per una sarta ormai dimenticata come me!) e la mia tazza aveva del latte freddo che io scaldavo e bevevo (mah mi sa tanto che si collega con tutto il latte che ho dato, di mio prima, e che sto tuttora dando ad Orli dopo averlo scaldato nel biberon?…).

E voi? Qualche connessione interessante?

E’ già un mese…

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Ecco, è già passato, direi volato, un mese da quando il nonno se n’è andato.

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Ho voluto ricordarlo tornando al giochino che tu adori e dove lui ti portava sempre a fare un giro prima di ammalarsi.

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Non ho rimorsi, nè rimpianti per quanto è accaduto.

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E questo forse mi aiuta molto ad accettare una realtà tanto triste.

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La mia più grande fonte di tristezza però sarà sempre il pensiero che il tuo nonno che ti adorava e che tu adoravi …

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… non potrà esserti vicino e accompagnarti con la sua allegria e dolcezza mentre crescerai.

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Chissà se ti ricorderai di lui quando sarai grande?

Forse, spero col cuore, ti rimarrà la traccia di una sensazione, quasi un soffio quasi impercettibile sul cuore di serenità e di affetto quando penserai a lui.