Padova skies

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Il cielo era meraviglioso oggi, terso, cristallino, di un blu così vivido che non si vedeva da mesi. The sky was so beautiful today, crystal clear, as blue as we haven’t seen it in months.

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Siamo andati a fare una lunga passeggiata al centro della città per vedere un po’ di movimento. We went for a long walk to the town center to see a bit of life around.

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Tutt’intorno aveva un aspetto così diverso, così allegro inondato dalla luce del sole. Everything around had such a different look, cheerfully awashed by the light of a bright sunshine.

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E nonostante fosse freddissimo c’era un sacco di gente in giro a passeggiare. Although was bitter cold there were lots of people walking around.

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Abbiamo fatto alcune commissioni che ci serviva fare e poi di nuovo verso casa. We went for some errands, did our shoppings and then back home again.

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Con gli occhi carichi dei mille colori che questa giornata di fine inverno ci ha regalato. With our eyes still full with all the colors of  this late winter day.

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Honey and sunflower ginger scones

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Questa farina, comprata un bel po’ di tempo fa in Alto Adige, mi ha dato lo spunto per provare un’altra delle ricette del bellissimo libro Red Velvet & Chocolate Heartache. Non ho un robot da cucina come lei raccomanda e quindi li ho fatti senza ma questi scones si fanno in un attimo e sono un po’ “diversi” dai soliti, da provare! 

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Ingredienti
220gr farina bianca di farro (più un po’ per stendere l’impasto e spolverare)
1 cucchiaio di zenzero in polvere
1 cucchiaino di polvere lievitante
1/2 cucchiaino di bicarbonato di soda
1/2 cucchiaino di sale
200 gr di carote grattuggiate molto finemente
30 gr di burro freddo a cubetti
1 pezzo da 25 gr di zenzero sbucciato e grattuggiato molto finemente (non devono esserci filamenti)
2 cucchiai di miele non cristallizzato (tipo fiori d’arancio)
3 cucchiai di semi di girasole
un po’ di latte

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1 – Preriscaldare il forno a 200°C e stendere un foglio di alluminio e uno di carta forno sulla teglia. Spolverare con un pizzico di farina.

2 – Versare farina, zenzero, polvere lievitante, bicarbonato di soda e sale nella coppa del robot (o in una terrina normale), seguiti dalla carota grattuggiata, burro, zenzero fresco e miele. Impastare delicatamente ma velocemente fino a che il composto non comincia ad amalgamarsi. Aggiungere i semi di girasole e dare un’altra buona mescolata.

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3 – Ribaltare l’impasto su una superficie spolverata di farina e stendere la pasta molto delicatamente fino ad avere un disco di circa 4 cm di spessore.

4 – Tagliare 10 cerchietti (il taglio dev’essere molto netto e deciso!non come i miei che avevano troppi filamenti di zenzero e carota…) e disporli sulla carta forno. E’ importante assicurarsi che ciascuno di essi sia ben spolverato di farina sul fondo perchè non si attacchi. Gli ultimi due probabilmente andranno creati dal reimpasto dei ritagli precedenti.

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5 – Spennelare con un po’ di latte e spolverare un po’ di farina prima di metterli nella parte più alta del forno per 17-19 minuti. Fare attenzione gli ultimi minuti perchè non diventino troppo scuri.

Giveaway di fine inverno di Artherapy

Dire che ci speravo è poco … ogni volta che Valentina di Artherapy posta una delle sue favolose mise (ma si scrive così?) complete di accessori e bijoux fatti da lei rimango a bocca aperta e, diciamolo pure, invidiosissima!

E non nego di avere lanciato l’amo ogni tanto, implorando un giveaway … ed eccomi accontentata! Quindi “siore e siori” come dice lei (che mi fa morir dal ridere) ecco il nuovo GIVEAWAY di FINE INVERNO di ARTHERAPY.

Due splendide e originalissime collane confezionate con fili di lana e tempestate di perline, una più bella dell’altra!!!

Che dire di più … grazie alla generosità di Valentina, ancor di più in questo periodo in cui lei è presa da mille cose, sei grande!

Shades of winter

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The land is still barren but beautiful in its motionless. La terra è ancora brulla ma bellissima nella sua immobilità.

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Today is another cold day that pushed back spring in our dreams. Oggi è un altro giorno freddo che ha ricacciato indietro la primavera nei nostri sogni.

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But how not to treasure these last days of winter that bring inside the promise of a new season to come… Ma come non contemplare questi ultimi giorni d’inverno che portano dentro la promessa di una nuova stagione che arriverà…

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Julie & Julia

Questo è l’ultimo libro che ho letto e, nonostante una buona dose di linguaggio non proprio raffinatissimo, mi è piaciuto un sacco! Lei, Julie, è davvero divertente e la sua storia (la nascita di un blog diario di una sfida culinaria durata un anno contro un libro di cucina francese del mostro sacro Julia Child) è una vera fonte di ispirazione per chiunque sia alla ricerca di un progetto personale che dià nuova grinta e uno stimolo in più nella vita.

Borsa H&M fatta!

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Un altro dei miei future crafty projects finito, evviva! Quando riesco a portare a termine qualcosa mi sento così felice, manco avessi fatto chissà che cosa di importante per il bene dell’umanità…

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Comunque secoli fa avevo visto una borsona da H&M la cui forma mi piaceva e l’ho fotografata e memorizzata perchè mi sarebbe piaciuto farla magari con una stoffa diversa.

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L’opportunità mi si è presentata quando, facendo un po’ di ripulisti delle cose vecchiotte, ho deciso di liberarmi di una borsa che non mettevo MAI perchè troppo piccola e da quando sono mamma le mie borse sono decisamente lievitate di misura e capienza!

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I manici, le cinghie e altri pezzi di questa borsetta vecchia però erano ancora integri e soprattutto stavano benissimo col colore di un ritaglio di stoffa da tapezzeria che ho comprato qualche mese fa per due lire …

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… quindi ho combinato un po’ di materiali riciclati ed è venuta fuori questa borsa. Evviva il riciclo!

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Tanti auguri Pietro

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Bellissima la festa di Pietro per il suo terzo compleanno in una ludoteca molto carina. 

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C’era una casetta gigante (Orli ha passato mezz’ora ad arrampicarsi sul tetto per la gioia dei miei bicipiti) piena di cibo per giocare, pentoline e suppellettili. 

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 Un angolo con un banchetto degli attrezzi ed un sacco di costruzioni. E poi anche la zona creativa con sedie, tavoli e mille colori.

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C’era una torta grandissima con un trenino di macchinine di zucchero e fuochi d’artificio. Pietro era estasiato di avere tutti i suoi amichetti attorno con la mamma e il papà, era delizioso!

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Tanti auguri ancora Pietro e mi raccomando di fare il bravo con mamma quando nascerà la sorellina tra poco, la mamma avrà bisogno anche del tuo aiuto 🙂

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1 cena 2 torte tanti amici

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Lo scorso sabato Pilar, intorno ad un menù di pasta di fagioli e spezzatino di soia con carciofi e patate, ha messo insieme un gruppetto di persone che non vedeva da un po’ di tempo.

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Ero un po’ giù e avevo bisogno di sfogarmi facendo dolci (eh io son così…) quindi, mi sono azzardata a portare io il, anzi i dessert e usufruendo del babysitting di wondermike, ho voluto provare un paio di ricette, sempre superfacili (a prova mia cioè).

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La prima era una torta ‘super sana’ (come il menù del resto, in onore delle super sane Marta e Chiara) di mele, carote e uvetta speziata alla cannella…

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… l’altra una bomba goduriosa al cioccolato praticamente puro (e con quel nome “heartache chocolate cake” non poteva essere che per me).

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Facilissime entrambe son venute buone entrambe … la compagnia però ha ringraziato soprattutto mia suocera per avermi regalato il libro con la bomba cioccolatosa, quindi un doveroso grazie a Elizabeth! I know you are proud of my baking skills (deep down :-).

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E tra un bicchiere e una chiacchera è passata un’altra magnifica serata in compagnia di persone speciali, i cuccioli erano stanchi e siamo andati tutti a nanna, rimpinzati e felici!

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Immagina …

Questo è un giochino un po’ psicologico molto interessante che ho trovato in un post di Enchanted Mama di qualche giorno fa. Il giorno dopo seguiva la soluzione ma io metterò tutto di seguito. Non sarà nulla di che ma mi ha fatto pensare…

 

SCRIVERE LA PRIMA COSA CHE VIENE IN MENTE SENZA PENSARCI TROPPO!

Immagina di essere fuori a camminare e arrivi ad una casa. Descrivi la casa.

Dentro la casa c’è un tavolo. Ci sono tre oggetti sul caminetto, quali sono?

In un’altra stanza trovi una tazza. Descrivi la tazza. Che cosa fai con la tazza?

…Fuori c’è un orso. Che cosa fai con/dell’orso?

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La casa rappresenta te.

I tre oggetti rappresentano quello che fai meglio.

La tazza significa il tuo amore.

Ciò che fai con la tazza è quello che fai del tuo amore o come lo dimostri.

L’orso rappresenta un problema e cosa fai con i problemi.

 

Sarà anche una cavolata ma guarda caso uno dei miei tre oggetti era una forbice arrugginita (alquanto illuminante per una sarta ormai dimenticata come me!) e la mia tazza aveva del latte freddo che io scaldavo e bevevo (mah mi sa tanto che si collega con tutto il latte che ho dato, di mio prima, e che sto tuttora dando ad Orli dopo averlo scaldato nel biberon?…).

E voi? Qualche connessione interessante?

Tutorial di borsina romantica per la primavera

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Ecco finalmente finito uno dei miei innumerevoli progetti della mia lista dei Future crafty projects, una romantica borsina di tela grezza impreziosita da un centrino, da qualche fiorellino (opera della mia mamma) e da un frammento di pizzo.

Questo è il tutorial originale a cui mi sono ispirata, le figure sono molto utili anche se per la confezione non ho seguito le istruzioni (che mi sembravano sbagliate, o forse era solo che era sera tardi ed ero stanca…) ma ho fatto a modo mio.

Misure della borsa finita: cm 33 x 38.
MATERIALI:
Un rettangolo di tessuto per l’esterno della borsa di circa cm 90 (larghezza) x 70 (lunghezza) – io ho usato una tela avorio
Un rettangolo di tessuto per la fodera di cm 75 x 50 – io ho usato del taffetà avorio
1 Centrino e/o altre decorazioni a piacere
1 Nastrino o fettuccia di cm 10 di lunghezza (la mia era 1,5 cm di larghezza)
1 bottone
Cordonetto di seta da impunture (opzionale)
Filo in tono

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ISTRUZIONI:
Tagliare 4 rettangoli di cm 45 (lunghezza) x 35 (larghezza), 2 per l’esterno e 2 per la fodera della borsa.
Tagliare due rettangoli di cm 86 (lunghezza) x 10 (larghezza) per il manico (ed eventualmente anche uno strato di imbottitura leggera).

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Applicare il centrino e le altre decorazioni a mano fissandoli con dei piccoli punti nascosti.

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Unire le fasce del manico, rovescio contro rovescio, (eventualmente doppiarle con l’imbottitura leggera) e fare delle impunture (volendo con un cordonetto di seta da impunture) parallele nel senso della lunghezza spaziandole di 1 cm (o quanto vi piace). Lasciare i margini a vivo o rifinirli con la forbice a zigzag.

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Cucire i due rettangoli dell’esterno borsa dritto contro dritto lungo i tre lati (esclusa apertura) a 1 cm. Fare lo stesso con la fodera. Rigirare sul dritto e stirare i margini aperti.

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Creare la stondatura degli angoli della borsa (sia all’esterno che alla fodera) appiattendo gli angoli inferiori fino ad una larghezza di 7 cm. Cucire l’angolo per traverso, piegarlo verso l’alto e fissarlo a mano.

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Piegare separatamente l’esterno e la fodera di 5 cm verso il rovescio. Infilare la fodera dentro l’esterno borsa, rovescio contro rovescio, (i margini ripiegati sono ora entrambi compresi tra i due strati) e appuntare i due strati tutt’intorno.

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Se, come è successo a me, la fodera risulta leggermente più abbondante dell’esterno e fa delle piegoline in eccesso (per differenze di elasticità del tessuto) cucire rientrando di qualche millimetro per parte all’altezza della ripiegatura del bordo superiore della fodera. 

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Cucire ora l’esterno alla fodera tutt’intorno all’apertura a pochi millimetri dal bordo.

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Applicare (cucendo un rettangolo con una croce in mezzo) i manici ai due lati opposti della borsa posizionandoli a 7 cm dal bordo superiore e centrati rispetto alle cuciture laterali.

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Fare l’asola sulla fettuccia a seconda del diametro del bottone e cucirli ai lati rispettivi della borsa centrandoli rispetto all’apertura.

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E questo è il mio risultato.

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